
tra le semisfere trasparenti e rigonfie sembra permanere un micro mondo con la sua atmosfera e la pressione che si percepisce assomiglia alla costrizione dell'aria che resta troppo a lungo nei nostri polmoni stanchi di trattenere l'ansia di una sopravvivenza suburbana.
Le mani scorrono sulle calotte fino a centrare il nostro tatto sulla prima .
Implosione.
Quel rumore plastico, d'aria liquida, sublimazione al contrario.
La sensazione che segue è inebriante, un delirio di annientamento ci pervade, ogni mondo deve scoppiare , ogni lacrima deve sgorgare.
In una tortura frenetica schiacciamo tutte le bolle, per ogni bolla un pensiero, per ogni schiocco un desiderio.
Avanzano i polpastrelli , golosi assassini che proseguono il loro massacro.
Il lembo di plastica perde la linfa e sviene, privo di anima, tra le nostre mani colpevoli.
Dio benedica la plastica da imballo.
3 commenti:
La plastica da imballo è benedetta
direi sacra
credi non vi possa essere altro di superiore
finché non incontri la plastica da imballo con le bolle giganti.
Essa
è un essere trascendente
Parli di una manifestazione divina rara.
Poche volte mi è capitata di averla tra le mani.Forse una?
Sorpresa,imbarazzo...troppe emozioni da rimanere quasi intontito a guardarla.
Senza fare nulla.
Struggente la narrazione degli ultimi istanti di vita di una bolla di plastica!!!
Mi e' parso di condividerli assieme a lei, il moto che segue la quiete, la pressione delle dita che produce tensioni insostenibili.....l'abbandono della sofferenza.
Negli stessi intensissimi istanti la mia mente rivive estenuanti esperienze carnali, intervalli di sofferenza seguidi da altri di straripante piacere.....chissa' se quella ingenua inconsapevole bolla di plastica nutre in cuor suo sensazioni altrettanto inebrianti.
Mao scripsit
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