
Il sonno di una una notte di mezza estate è glitterato.
L'umidità della nostra stanza rende il nostro respiro denso come vapore che inumidisce le nostre idee già a mollo dal pomeriggio torrido. Si stendono sul muro delle nostre certezze e tendono a scivolare verso uno stato di liquidità simile a quello dei sentimenti di un'adolescente.
Quando dischiudiamo le palpebre la rugiada leggera davanti ai nostri occhi ci illude di una visione di glitter.Bagliori soltanto accennati impreziosiscono gli oggetti davanti a noi aggiungendo allucinazioni delicate allo stato di debolezza dono di una notte ad alta temperatura.
Il luccichio abbandona la nostra visione con i primi passi verso la luce per salutarci frettolosamente appena raggiunto il bagno.
Il mondo riprende il suo aspetto ad alta definizione e noi, sognatori non definiti, ci sentiamo di nuovo esuli in terra straniera.
Ma presto ci accorgiamo di poter godere ancora, anche se per poco, di qualche momento di magica visione appartenente al mondo di noi piccoli, anche prima di una nuova notte.
E' un glitter inaspettato che ci attraversa la strada e ammicca dall'occhio di una bambina truccata, ancorato alla sua maliziosa innocenza di bambola.O ci appare davanti in un dispettoso bannerino che grida veloce prima di essere iconizzato.O ancora un raggio di sole lo fa guizzare dal riflesso di una borsa alla moda, lui per primo e tutti quelli intorno.
E noi ci lasciamo solleticare gli occhi, sentendoci unici destinatari di un messaggio brillante lanciato da una fata, ci lasciamo andare immaginando stelle,
baleni
e baci.
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