
giovedì 31 maggio 2007
venerdì 25 maggio 2007
Sul troppo caldo
mercoledì 23 maggio 2007
Omaggio a Nam June Paik e sulla televisione

TV Buddha 1974,Amsterdam,Stedelijk Museum
Una riflessione sulla tv. Dal libro "La cultura dei media-Vilém Flusser 2004
"Con una simile irradiazione, moltissimi individui,chiusi in cassa,attraverso molte cornici guardano fissamente nello stesso istante la stessa immagine e, tramite quella stessa immagine,guardano tutti lo stesso posto a loro inaccessibile.
Là si incontrano tutti gli sguardi,ma senza potersi vedere tra loro.Questo è spaventoso: che tutte queste persone abbiano la stessa veduta e proprio per queste siano cieche l'una per l'altra.
Di fronte a un simile marchingegno infernale visitatori provienienti dal passato non vorrebbero prolungare il loro soggiorno in mezzo a noi."
lunedì 21 maggio 2007
Sull'assoluta incapacità di organizzarsi

Quest'immagine è dedicata al mio disordine interiore.
Celebra l'incapacità del mio animo a darsi una forma entro la quale scandire doveri e scadenze.
Rifiuta il tempo come costrizione e gioca ad espanderlo esasperando la sua clemenza, la sua disponibilità a concedere ancora se stesso.
Sfida il destino per vedere fino a quanto è benevolo verso la mia persona.
Mette alla prova il favore delle mie stelle, sperando che, al pari di chi ci ama, sia disposto ad attenderci a lungo.
Ho provato a seguire le ore e i giorni tracciando corde rette fatte di buona volontà.;
ho provato a costruire mensole dritte e solide per archiviare le azioni secondo ordine.
Ma le corde si sono intrecciate alle mie caviglie per l'incerto andirivieni con cui le ho disposte e le ho dovute recidere perchè mi avevano legato i piedi.
Le mensole si sono sciolte per il calore della frenesia dei momenti che si alternavano su di esse e si sono rotte.
Che fare?
domenica 13 maggio 2007
lunedì 7 maggio 2007
Che cos'è la vanità?

La vanità è qualcosa che abita naturalmente l'animo umano o è qualcosa di esterno, che ci attacca come un virus, demolendo ogni valore autentico per distrarci dalla conoscenza?E con l'inganno portarci a confondere intelletto e corpo?
Apparecchiamo riccamente una tavola per ingannare il passante in cerca di ristoro?
Lo stordiamo con colori e luccichii per distrarlo dall'inadeguatezza del pasto?
In fondo cosa sarebbe un'aragosta consumata nell'angusto tegame trasparente di un pausa pranzo improvvisata?
E poi ...diciamolo...l'aragosta non sa di nulla, ma è una verità troppo scomoda.
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