
Un amico ha lasciato un messaggio per celebrare il divertimento consumato nell'ultima domenica in una pseudofuga tra i paesini sperduti della vicina Austria, invitandomi alla promessa di fare nuovamente scempio del nostro buon senso per vivere altre scorribande... Buffo, ho pensato... Ciò che prima era regola oggi si fa eccezione. In mezzo? Pochi mesi. In mezzo tutta una vita che cambia. Nel mezzo da bambina a donna, da studentessa a lavoratrice, da sognatrice a razionalizzatrice, dalla fantasia alla realtà , da ciò che vorresti a ciò che non sei ancora. In realtà per me è un passaggio più graduale: sono tra il fatato mondo dell'università e il mondo di tutti. Il mondo dove tutti hanno un posto, un lavoro, uno status ,un patner e un cellulare. In molti casi una mail e un blog, in genere istituiti per crearsi un'alternetiva alla quotidianità, ma senza impegno e ad orari controllati. Ecco, ora io non vorrei finisse così. Mi sono vista scippare il tempo. Mi sono vista scippare il tempo per fantasticare e quello per poter decidere con calma,con così tanta caalma da finire per non decidere. In realtà penso che da quando avevo 19 anni ho sempre lavorato e studiato insieme, ma non la prendi mai come una cosa seria perchè puoi ancora immaginare che vorresti fare da grande. Sei un working in progress e il lavoro è uno scacciapensieri in attesa dello spettacolo vero, sono le prove... Sei anni vissuti esplorando i propri eccessi, i luoghi della riflessione, apprendendo conoscenze pure, senza alcuna applicazione, dove c'è un sapere per se stesso e non per produrre, pensare, pensare su pensieri che altri hanno fatto prima di te o su pensieri che non sapevi avessero fatto anche altri solo pochi secoli prima...e poi arrivi al mare e gli spargi dal molo, i tuoi pensieri, un po' tuoi e un po' del teorico del giorno, sperando che tornino indietro puliti dalle incertezze,dalle interferenze, alla ricerca del tuo sitema perfetto.... "Andiamo in viale o su in facoltà?" "non so stiamo qui, andremo dopo" "forse il treno lo prendo più tardi...è uguale.." E' sempre uguale quando hai tutto il tempo per te e passi le ore a parlare di quello che molti tecnocrati chiamano "niente" , e che invece sostiene il mondo e anche loro, come meccanici strumenti al servizio di un progresso a cui non sopravviveranno. Ci vorrebbe buon senso anche in questo. Il mio , caro Alessandro, continuerò ad abbandonarlo, a chiuderlo fuori dalla porta, a girare l'angolo quando lo vedrò per strada...non preoccuparti.